Per tutti quelli che decidono di investire in oro esistono delle cose da sapere al riguardo e, in maniera più specifica, ne esistono diverse che riguardano propriamente la quotazione dell’oro.
Ecco di seguito un tentativo di individuarne almeno 5.
1. La quotazione ufficiale dell’oro viene fissata 2 volte al giorno ai tavoli del Bullion Market Association di Londra.
Essa si riferisce, com’è noto, alla migliore quotazione oro, cioè a quella dell’oro puro 24 carati e serve da riferimento per tutte le transazioni commerciali che riguardano il prezioso metallo.
La procedura di fissazione della quotazione dell’oro è detta fixing e nessuno conosce il prezzo del prezioso metallo prima che esso venga ufficialmente fissato, neanche coloro che siedono al tavolo del fixing stesso. Difatti esclusivamente il confronto fra la domanda e l’offerta, in termini soprattutto di compravendita di contratti, unitamente alla conseguente necessità che tale confronto risulti bilanciato, influenzano in maniera diretta la quotazione.
Lo scopo reale del fixing è quello di calmierare il mercato, mantenendo in un equilibrio pressoché costante la domanda e l’offerta.
2. Il prezzo dell’oro viene stabilito in dollari per oncia e questo fatto ha la sua importanza in quanto anche le fluttuazioni della moneta americana hanno delle conseguenze sul prezzo dell’oro, naturalmente quando espresso in altre valute, come ad esempio l’euro.
3. Fra i tanti soggetti interessati alla quotazione dell’oro vi sono i privati che decidono di rivendere i propri oggetti preziosi e i tanti negozi di compravendita di oro usato, con particolare riferimento ai negozi compro oro.
Quello che c’è da sapere al riguardo è che il prezzo dell’oro usato è ovviamente diverso dalla sua quotazione ufficiale stabilita al tavolo del fixing di Londra.
L’oro usato non è puro, in quanto in esso sono sempre presenti altri metalli. Com’è noto, la purezza dell’oro si misura in carati e, mentre l’oro 24 carati caratterizza il metallo prezioso puro, quello contenuto in gioielli, orologi e monete non supera mai i 18 carati.
Chi vuole investire in oro non può prescindere dall’avere le opportune conoscenze circa la caratura dell’oro.
La caratura, offrendo le opportune indicazioni sulla presenza di altri metalli nell’oggetto in oro, ne definisce infatti la purezza.
In pratica, l’oro 24 carati è oro puro in quanto contiene ben 999,99 millesimi di grammi d’oro per ogni 1000 grammi totali di lega mentre, ad esempio, l’oro 18 carati ne contiene 750 millesimi, ossia il 75%, mentre il restante 25% è composto di altre leghe.
Il prezzo dell’oro usato dipende appunto dalla caratura. Per fare un esempio, si può dire che il prezzo dell’oro 18 carati è lo stesso dell’oro puro decurtato del 25%.
4. Coloro che si trovano nell’esigenza di rivendere i propri oggetti preziosi in oro (quindi oro usato o oro lavorato) presso un compro oro hanno tutti gli strumenti per assicurarsi che il negozio acquisti i loro preziosi ad un prezzo onesto.
Difatti il prezzo dell’oro usato praticato dal negozio compro oro sarà relativo alla quotazione ufficiale, al netto di una piccola differenza che rappresenta lo spread (ossia il margine di guadagno) a favore del punto vendita.
D’altro canto, semplicemente digitando sul web “oro usato” possono essere consultati molti siti web, fra i quali anche quelli degli stessi compro oro, che sono soliti indicare il prezzo del prezioso metallo diviso per caratura.
Fare attenzione alle valutazioni troppo discostanti dagli altri negozi, potrebbe trattarsi di “specchietti per le allodole” non è possibile proporre valutazioni dell’oro usato pari o superiori a quelle ufficiali, relative all’oro puro.
5. Diversi sono i motivi per investire in oro. Tuttavia la ragione principale risiede proprio nella natura dell’oro: si tratta, infatti, di un bene indistruttibile il cui valore non è legato né alle politiche economiche di singoli paesi, né all’andamento dei mercati come succede, ad esempio, per le valute.
Anzi, non solo il valore dell’oro è rimasto stabile nel tempo, ma il prezioso metallo resta sempre altamente liquido, nel senso che può essere rivenduto in qualsiasi momento, oltre a rappresentare per molti il classico “bene rifugio”.