Una delle verità economiche assolute, tramandateci dalla dottrina più antica, è quella di ritenere che l’oro sia il bene rifugio per eccellenza. Questa considerazione, però, non costituisce un postulato ma un assunto, ampiamente dimostrato dai fatti e spiegato da diverse teorie monetarie, in base a un principio che poggia sulla caratteristica principale del metallo giallo: esso ha un suo valore.
La valutazione dell’oro, infatti, è totalmente dissociata da quella di altri beni, nonché delle diverse valute del mondo, e questo spiega il motivo per cui, in momenti di incertezza dei mercati, la domanda di oro aumenti in modo considerevole, tenuto altresì conto che la sua quotazione non potrà mai azzerarsi.
Fixing dell’oro.
Cos’è e da cosa dipende.
Quando si parla di quotazione dell’oro ci si riferisce al suo fixing, ossia all’operazione che ne determina il valore e che viene svolta, quotidianamente, dalla “Ice Benchmark Administration”. Il valore giornaliero del metallo prezioso viene determinato dal break even point tra le curve di domanda e di offerta dello stesso, senza considerare né gli andamenti dei mercati finanziari né di quelli valutari. Per contro, su tali mercati, sono presenti dei prodotti legati all’oro (warrant, azioni minerarie, fondi e altri strumenti ancora), e questo, in economia, viene tradotto con il termine di gold finance, per indicare che, accanto all’oro fisico, ve n’è anche uno “finanziario”.
La domanda del metallo giallo – e, di conseguenza, la sua quotazione – dipende anche dall’incidenza di detti strumenti finanziari, oltre che dalle necessità legate alla produzione e dalla tendenza degli investimenti.
Investire in oro fisico.
Lingotti, monete, gioielli.
Chi desidera investire acquistando fisicamente una certa quantità di oro, deve tener conto di alcuni fattori legati alla custodia e alla protezione di tale commodity, nonché alle diverse tipologie in cui la stessa viene commercializzata. Per quanto concerne il primo aspetto, è necessario considerare il costo dell’affitto di un caveau o di una casetta di sicurezza – nonché quello legato all’eventuale stipula di una polizza di assicurazione contro i furti – mentre, in merito alla scelta della “forma” dell’oro da acquistare, val la pena ricordare che, per quanto affascinante, la passione per la numismatica non rende come in passato: oggigiorno, le monete non sono così facili da rivendere. Alla luce di tali considerazioni, l’acquisto più conveniente e proficuo sembra essere quello dei lingotti. In commercio ne esistono di varie pezzature e, attualmente, in Italia, essi possono essere venduti sia da alcuni istituti di credito che da altri soggetti abilitati, ossia i banco metalli in possesso dei requisiti ex Legge n. 7/2000.
Vendita dell’oro.
Quando venderlo e a chi.
Ai soli fini della massimizzazione dei guadagni, il momento più opportuno per acquistare l’oro è quando il prezzo dello stesso è basso, per poi rivenderlo in presenza di valutazioni elevate. A tale semplice regola speculativa, però, vanno affiancate altre considerazioni che hanno carattere meramente soggettivo, come l’urgenza di liquidità.
Nel momento in cui si decide di vendere l’oro in proprio possesso, la prima cosa da fare è informarsi in merito alla sua attuale quotazione. A tal fine, le fonti più attendibili e aggiornate sono i quotidiani (e i siti web) di taglio economico. Una volta rilevata la quotazione dell’oro, questa va divisa per 31,1 al fine di trovare il valore di un’oncia (troy), quindi si guarda la quotazione euro-dollaro per calcolare il valore, in euro, per ogni grammo d’oro posseduto.
Dopo aver pesato gli oggetti in oro che si intendono vendere, la strada migliore da seguire è quella di rivolgersi a uno dei banco metalli presenti in Italia. Tali realtà, pur operando nello stesso ambito commerciale dei Compro Oro, non sono ad essi parificabili, sia per i requisiti di legge che devono possedere, sia per i controlli a cui sono sottoposti a cura di Banca d’Italia, presso la quale viene tenuto apposito registro dei banco metalli autorizzati ad operare (ai sensi “dell’art. 5 del Provvedimento UIC del 14 luglio 2000”). Inoltre, mentre i punti che operano come Compro Oro rivendono i monili così come li hanno acquistati, i banco metalli fondono tutto l’oro acquistato e possono realizzare lingotti e monete, per investimento.