Compro Argento Roma

L’argento è un metallo duttile e malleabile, pertanto, facilmente lavorabile e che si presta alla produzione di vari oggetti: gioielli, posate e stoviglie, complementi di arredo e monete. Etc. Essendo un eccellente conduttore di calore ed elettricità è usato anche nell’industria di componenti elettronici e circuiti elettrici. E’ abbastanza reperibile in natura, molto più dell’oro, ma difficilmente si trova allo stato puro.

Già noto dal IV millennio a.C., infatti, veniva estratto e separato dal piombo, si conosceva, inoltre, la tecnica  di cesellazione.

La produzione di monete d'argento, usate come moneta di scambio, risale al 700 a.C., le parole "argento" e "denaro", infatti, sono, ancora oggi, identiche o molto simili in almeno 14 lingue.

L’argento è stato a lungo considerato il secondo metallo più prezioso, dopo l’oro.

Con il passare del tempo, ogni Paese ha disciplinato legalmente l’apposizione di marchi e punzoni in modo da tutelare gli acquirenti e, di conseguenza, regolamentare il mercato. In Inghilterra, ad esempio, il marchio dell’argento non è un numero, ma un “leone passante a sinistra”. Già dal 1300 sull’oggetto era impressa una testa di leopardo che garantiva che l’oggetto avesse titolo 925/1000 (Sterling Silver).

Nel XV secolo la punzonatura venne affidata alla Goldsmith Hall di Londra in modo da garantire l’autenticità del titolo e del marchio. Nel 1544 il re Enrico VIII decretò che la punzonatura dell’argento fosse di competenza della corona e aggiunse un ulteriore marchio:, il “leone passante a sinistra”. Tale simbolo subì le seguenti modifiche:

• Dal 1544 al 1549 era raffigurato incoronato;
• dal 1820 non ha più lo sguardo verso chi osserva;
• In Scozia veniva impresso il leone rampante e il cardo;
• In Irlanda l’arpa incoronata.

Dal 1697 il titolo dell’argenteria fu innalzato da 925 a 958,40/1000 e venne apposto un altro marchio a garanzia del titolo più alto, un volto di donna: “Britannia”.

Nel 1720 si tornò allo sterling standard (ovvero al titolo 925/1000) e al vecchio sistema dei marchi.

In Italia solo a seguito dell’Unità d’Italia si ebbe un marchio comune. La legge n. 305 del 5 febbraio del 1934 stabilì un punzone unico per  identificare il produttore:

• una losanga contenente il numero identificativo dell’argentiere;
• il fascio littorio (simbolo del fascismo);
• due lettere che indicavano la provincia.

Il 26 ottobre del 1944 con Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 313 venne eliminato il fascio littorio.

Con la legge del 30 gennaio 1968 venne stabilito che il punzone dovesse contenere una stella, simbolo della Repubblica, il numero e la provincia dell’argentiere.

La legge del 22 maggio del 1999 introdusse un nuovo punzone: una lettera [R] in un quadrato ad indicare che l’oggetto non è completamente in argento ma si tratta, solo, di un bagno e di un foglio di rivestimento. Accanto a tale marchio [R] è obbligatorio indicare la quantità minima e massima di argento, seguita da una “g”,  i grammi, ovvero l’unità di misura. I coltelli, ad esempio, hanno le lame in acciaio e l’interno del manico in resina, pece o sabbia. In argento è, quindi, solo una lamina esterna che avvolge l’impugnatura del coltello.

Il titolo corrisponde alla percentuale di argento puro presente in un oggetto.

Argento 999/1000 (Argento Puro)
L'argento puro 999,99: è presente esclusivamente sotto forma di lingotti, grani e scarti di lavorazione industriale. I lingotti si presentano  con il seguente punzone che può anche non essere racchiuso in un ovale:

L'Argento 925 (anche chiamato Sterling Silver): è presente in commercio sotto forma di argenteria (quasi esclusivamente di produzione inglese), lingotti e gioielli.
Gli oggetti in argento 925 hanno il seguente punzone:

L'Argento 900: lo si trova sotto forma di monete o medaglie. Ad esempio le 5 lire del Regno d’Italia dal 1807 al 1914; medaglie commemorative.

L'Argento 835: utilizzato quasi esclusivamente per le monete , ne sono un esempio le 500 lire coniate nel periodo 1958-1967.

L'Argento 800: si trova prevalentemente sotto forma di argenteria, posateria, vassoi, ciotole, candelabri, piatti.
Gli oggetti in argento 800 hanno il seguente punzone:

MARCHI NON AUTENTICI

• Arg. 1000: non si tratta di argento ma di metallo argentato.
• Arg. 800: non si tratta di argento ma di metallo argentato
• Silverplated: metallo sottoposto ad un bagno d’argento. La placcatura in argento si ottiene con un bagno galvanico che consente l’applicazione di uno strato d’argento sulla superficie di un altro metallo. Tale trattamento conferisce all’oggetto lucentezza. Si utilizza soprattutto per bomboniere, oggettistica e arredo.

Old Sheffield

Nel 1743 Thomas Boulsover sperimentò una nuova tecnica di lavorazione di lastre di rame tra due fogli di argento utilizzando fonti di calore. Si creavano dei fogli dello spessore desiderato per poterlo lavorare allo stesso modo dell’argento. I tempi di preparazione e lavorazione dei manufatti erano più lunghi di quelli per la realizzazione di un oggetto in argento ma grazie al basso costo del metallo il guadagno era decisamente più elevato. Inizialmente gli oggetti in Old Sheffield non erano marchiati. Dal 1784 vennero introdotti dei marchi contenenti simboli appositi e il nome dell’argentiere ma fino al 1825 non furono molti gli oggetti marchiati. Riconoscere l’Old Sheffield è molto importante: è molto raro e ha un alto valore di mercato. In genere questi oggetti mostrano il metallo base e si possono quindi intravedere tratti di color rosso tipico del rame.

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