Banco Metalli: di cosa si tratta?

Passeggiando per le vie delle città è sempre più facile imbattersi in negozi che commerciano in oro, non sono le classiche gioiellerie che eravamo abituati a vedere in passato, quelle dove ci si recava per acquistare il braccialetto d'oro per la Comunione del nipote o la cornice d'argento per l'anniversario di nozze di qualche parente.

Stiamo parlando di un tipo di commercio differente, molto più attivo e vicino alla clientela. In questi esercizi si portano i gioielli che non vogliamo più tenere e con poche, ma obbligatorie, formalità si esce con in tasca il loro controvalore in moneta. Veramente semplice.

Può nascere una curiosità: che fine farà l'anello con dedica all'interno che abbiamo ceduto? Certamente nessuno penserà di ricomprarlo.

A questo punto è bene fare una precisazione. I Compro Oro acquistano oro lavorato, cioè già utilizzato, e dopo aver seguito l'iter burocratico, possono decidere di rimetterlo in vendita o farlo fondere. Un bracciale rotto o un dente d'oro ovviamente seguiranno la seconda strada e quindi il negoziante dovrà rivolgersi a qualcuno autorizzato a fondere l'oro e gli altri metalli preziosi. Ecco che entra in gioco un altro tipo di attività che è coinvolta nel commercio dell'oro: il Banco Metalli. Molto diverso dal Compro Oro anche se, almeno in apparenza, sembrano esercitare lo stesso tipo di commercio, infatti le differenti mansioni possono essere svolte contemporaneamente anche nello stesso negozio.

La Legge del 17 gennaio 2000 n. 7, è il riferimento ufficiale per chi intende intraprendere questo tipo di attività o comunque saperne di più sulla materia.

Pochi sanno che per poter fondere oro occorre essere iscritti all'elenco degli Operatori Professionali in Oro. È la Banca d'Italia che pubblica la lista degli autorizzati.

Per poter essere inseriti è necessario presentare una domanda e possedere una serie di requisiti ben precisi. Prima di tutto l'esercizio deve avere una forma giuridica determinata e cioè essere una società per azioni, una società a responsabilità limitata, una società cooperativa o in accomandita per azioni, fermo restando che in ogni caso il capitale deve essere interamente versato e non inferiore al minimo richiesto per legge per una società per azioni.

Un altro requisito richiesto è che nell'oggetto della società, cioè fra gli scopi dichiarati sull'atto costitutivo, sia indicata anche l'attività di commercio in oro, come previsto dalla legge del 17 gennaio 2000.

Inoltre, come richiesto dagli articoli 108 e 109 del Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia n. 385 emanato nel 1993 e dai Decreti attuativi del Ministero del Tesoro del 30 dicembre 1998, tutte le persone interessate nell'azienda, compreso il personale con funzioni dirigenziali, devono possedere i requisiti di onorabilità. Quest'ultimo requisito non è necessario se il metallo prezioso viene lavorato solamente per conto terzi.

Entro centottanta giorni dalla presentazione della domanda di inserimento nell'elenco degli Operatori Professionali in Oro e dopo aver svolto approfondite indagini in merito, la Banca d'Italia esprime il suo parere e lo comunica all'interessato.
Fondere permette di dar forma a lingotti d'oro puro. Viene considerato oro da investimento un lingotto con un peso minimo di un grammo e una purezza non inferiore a 995 millesimi. In effetti i lingotti da investimento hanno un peso maggiore. Sul mercato dell'oro si trattano, in maggioranza, lingotti da 400 once, pari a circa 12,4 chilogrammi.
Ma senza arrivare a valori così elevati, è utile ricordare che per investire in oro è sufficiente un acquisto da cinquanta euro, è pur sempre un bene che con il tempo acquisterà valore.
Sempre nell'ambito degli acquisti fatti per investimento, possono essere commerciate le monete d'oro che hanno avuto corso legale dopo il 1800, con una purezza uguale o superiore a 900 millesimi, inserite in un apposito elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, serie C. Sono comunque considerate monete da investimento anche le monete non comprese nell'elenco ma aventi le stesse caratteristiche.

E' chiaro che non è cosa da tutti poter esercitare una tale attività.
Chi si ferma per osservare una vetrina non si rende conto dell'enorme apparato burocratico e di polizia che si trova dietro a quel piccolo lingotto luccicante in bella mostra.